domenica 17 febbraio 2008

And the winner is...Simone (R)!

Che vergogna ragazzi, siamo ancora fermi alle luci di Natale! Va be' che qui il tempo e' sempre lo stesso, cielo blu e sole che splende, pero'... Il fatto e' che, come molti di voi gia' sanno, sono superimpegnata con l'universita': chiamarla universita', in effetti, e' alquanto riduttivo perche' la verita' e' che e’ come se fossi tornata al liceo, con i prof che interrogano, fissano i compiti dopo le vacanze (prossimo mercoledi' test di Legal English e lunedi', in teoria, sarebbe festa, President Day, tutti a casa, nel senso letterale della parola, me ne staro’ qui dentro a studiare, mentre vanno tutti a prendere il sole), restituiscono homework corretti a tutto spiano (credo che sia solo perche' si pagano un sacco questi corsi, ma prendo tutti bei voti...e ragazzi, so che non ci crederete, ma, se devo essere sincera, un po' rimpiango i tempi del liceo quando mi veniva l'ansia mentre la Romanin di turno distribuiva i compiti, soprattutto quelli di inglese...ma perche' nessuno mi ha detto, allora, che venire a studiare l'inglese qui dall'altra parte del mondo era una tale figata, eh????).

Comunque, passando a cose decisamente piu' interessanti, il titolo del post si riferisce al vincitore del premio che avevamo messo in palio per chi varcava per primo la soglia della nostra americanissima casa. And the winner is...Simone!
Simone era alle Hawaii per lavoro e, tornando a casa, con l'approvazione di Cristina, ancora dolorante alla schiena, ma temeraria come sempre, ha fatto una piccola e piacevolissima tappa qui per scoprire, come da lui stesso richiesto con largo anticipo, la San Diego segreta.
La scena dell'arrivo e' stata questa.
Venerdi' sera, la sottoscritta stravolta dopo l'ennesima settimana di homework, oral presentations, tests, stravaccata sul divano a cercare di capire le battute di David Letterman con Paris Hilton - ragazzi, qui si parla di hard comprehension, tra il Newyorker da una parte e l'American blonde without brain dall'altra, vi assicuro che non era per nulla facile - dopo aver passato tutta la settimana a casa da sola perche' Ge era in Mexico (e non aver mai dormito, che' quando sono sola a casa ho paura, questa e' la versione ufficiale per tutti, non fate ne' domande ne' illazioni), ricevo una telefonata da Simo che e' salito in macchina a LA. "Arrivo eh, volevo solo dirti che sto arrivando, non e' che ve ne andate a letto vero?". Ma certo che no! Ge arriva a mezzanotte e un quarto. Simone all'una. E non crede che sia tutto vero, che la nostra casa sia proprio esattamente quell ache tutti avete visto sulle foto. Siamo tutti stanchissimi, ma c'e' ancora il tempo perche' Simone inizi a mangiare i miei buonissimi biscotti (si lo so, quelli con la cioccolata non li faccio piu', faccio solo gli altri con la marmellata).
Ore sette del sabato mattina siamo gia’ sveglissimi: in realta' nessuno sente piu' alcun effetto di jet-lag, ma siamo pronti per il tour. Dopo aver fatto il giro panoramico di La Jolla, dove i migliori surfisti alle 8 del mattino hanno gia’ surfato e si stanno gia’ specchiando sul vetro della macchina mentre si vestono di tutto punto (si fa per dire tutto punto, Americani sono!) per andare al lavoro; dopo aver visitato tutti i negozi di Fashion Valley, assaporato un angolo europeo a San Diego (cafe' 976), aver toccato con mano la belta' di Costco, siamo pronti per il migliore burger della citta'. E Simo, instancabile sotto tutti i punti di vista, se ne e' mangiati due! Perche', ha detto lui, alle Hawaii non ne aveva mangiato nemmeno uno. Ah be', allora. Vi devo confessare che le caramelized onions dentro il burger di Rocky Crowns Point ci stavano a pennello, ma quello classico e' insuperabile (Simone, per non sbagliare, li ha provati entrambi).

La domenica piove: credo che Simone abbia avuto la fortuna di trovare l’unico giorno piovoso da quando siamo arrivati a San Diego, ma non si puo’ mica avere tutto dalla vita, no? Gia’ ha vinto la maglietta di UCSD, mica poteva anche avere il sole della California per due giorni consecutivi…fatto sta che, pioggia o non pioggia, ragazzi miei, ci siamo perfino dimenticati di fare una foto tutti insieme. Forse qualcuno potrebbe pure contestare al Notaio che Simone non sia mai stato qui e che i vincitori siano altri…mah!...Simo, per favore, metti tu sul blog una prova della tua presenzaaaa!!!

ecco le prove dell'indiscussa vittoria di Simone:


2 commenti:

Anonimo ha detto...

io non ci credo!
i veri vincitori sono gilly & piero!!!!!!

Anonimo ha detto...

No nono nonononoonn!!!!!!!

Qui si mette in dubbio la mia incontrastata vittoria... ma io ho le prove, cari signori! ;-) le prove che testimoniamo inconotr.... incorontrab.....inconverti....senza dubbio, insomma, che il mio piede (sinistro) ha varcato la soglia di casa Sartori-Giaretta ben 4 gg prima di coloro-che-si-fanno-chiamare-gilly-e-piero (con tutto il rispetto). Martins, preparati a condividere la tua foto in pigiama rosa !!!!!