lunedì 18 febbraio 2008

Gilli&Piero's week

Eccoci, torniamo alla super settimana con i parents in law (ndr: siccome non ce la faccio a caricare tutte le foto, guardate qui. Per tutte le donne in mondovisione, ancoratevi alla sedia dove siete sedute prima che si carichi la pagina, perche' la prima foto e' piuttosto impegnativa da affrontare).
Intanto, va subito detto che la valigia piu' grande con cui sono arrivati la Gilli e Piero, conteneva quella che da subito e' diventata la nuova mascotte di casa: Fred. Potete notare qui affianco quant'e' bello ed elegante: uno spettacolo (e guai a chi avvisa quei fanatici che rubano i nanetti dai giardini per riportarli nel bosco: questo e' un nanetto che ama il sole, della California in particolare, quindi nel bosco non starebbe affatto bene, chiaro per tutti?).
Per darvi un'idea generale, possiamo dire che la settimana e' stata caraterizzata dalla felicita' della Gilli che si e' beccata cinque-giorni-non-stop- sole-caldo (non e' mai stato cosi' caldo da quando siamo arrivati) e dall'instancabile e stakanovista Piero (ragazzi, in tre facevamo fatica a stargli dietro).

Come potete vedere, infatti, la prima mattina e' stato aperto il cantiere a casa nostra: la nostra libreria era montata male, questo va detto ad onor del vero, ma Piero non ha saputo resistere nemmeno un secondo di piu'. Dopo che si era svegliato alle 4 (piccola parentesi: raccontano che anche la Gilli si sia svegliata alle 4 e che alla domanda di Piero "che ora pensito che sia" abbia risposto "le 7" e che Piero le abbia detto "desso te se' cosa che xe' el getleg"), alle 6:30 aveva gia' preparato il primo della lunga serie dei caffe' mattutini tipici dei Giaretta (altra parentesi: a gran voce, un grazie speciale agli zii Mario e Mirella che ci hanno mandato una riserva di caffe' Lavazza (Crema e Gusto, se vi capita di passare da queste parti, please). Ge, neanche a dirlo, appena visto che aria tirava, invece di andare al lavoro un po' piu' tardi, e' uscito prima del solito e mi ha mollato qui con i suoceri. Potete capire dalle foto perche', dopo mezzora, ho deciso di prendere il bus per l'universita' un'ora prima! ;-) Comunque, adesso le vetrine della libreria non si muovono piu' e i cassetti sotto la TV sono in bolla (la bolla e' stata costruita dal vero ing. di casa: Piero ha preso una bottiglia quadrata di vetro, l'ha riempita di acqua, ci ha incollato un pezzo di scotch all'esterno nel verso della lunghezza, e il gioco era fatto).
Per fortuna sabato mattina siamo riusciti a portare
fuori Piero: gitarella all'Hotel Coronado (credo tra gli edifici piu' vecchi della citta', 1888) che e' un posto davvero bello (notate nelle foto il tesoro di mio marito quant'e' fiero della sua "pettinatura"), poi shopping. Ragazzi, per tutti quelli che ordinano a chi viene a trovarci di andare da A&F e in altri posti a fare acquisti solo perche' guadagnate fior fiori di euro, da ora in poi sara' applicata una sovrattassa per ripagare lo sforzo. Provate voi a stare due ore dentro ad un negozio di A&F con la musica a palla, i commessi che ti spruzzano il profumo addosso in continuazione, il fogliettino in mano per cercare i modelli (ragazze care, qui c'e' la collezione spring-summer adesso, non quelle cose che ci avete fatto cercare e che non ci sono piu' da mesi e mesi, aggiornatevi; altrimenti mi tocca scondinzolare per mezzora dietro al commesso di turno e mi fate pure fare brutta figura cavolo!). Vorrei farvi notare nelle foto la spossatezza della Gilli: non si e' ancora ben capito se fosse solo la mancanza di nicotina o lo stress da A&F (che entrera', tra non molto, tra i disturbi dell'umore da inserire nei manuali di psichiatria).
Per amor della verita', devo dire che le strette limitazioni imposte qui ai fumatori hanno fatto guadagnare alla Gilli e Piero qualche giorno di aria pura: non si fuma sulla spiaggia, non si fuma nei parchi, non si fuma nei centri commerciali se non nei posti consentiti, non si fuma a casa nostra (nel nostro minuscolo porch c'era la nebbia, ma va be'), non si fuma nei ristoranti. Tanto hanno fatto sti Californiani che la Gilli quasi si vergognava di fumare! giuro...

Comunque, dopo una giornata cosi' impegnativa, avevamo bisogno di mangiare qualcosa di veramente appagante: il burger piu' buono della citta' era inavvicinabile, quindi, mentre si tornava verso casa, meditando su qualche piatto salutare da preparare, la Martin ha addocchiato per strada una macchina con la scritta Domino's Pizza. Detto fatto. Ormai siamo sempre collegati al mondo qui a casa, quindi, ordinazione online spaziale. Si', perche' non e' che si ordina e bon. No! Si sceglie il formato (12 pollici, 14 pollici, family), il tipo di pasta (
Classic Hand Tossed, Ultimate Deep Dish, Crunchy Thin Crust, Brooklyn Style), il topping e in trenta minuti arriva. Eh gia’, capaci tutti. Ma puoi anche verificare online chi ti sta preparando la pizza (Bob), quando entra in forno, quando esce dal forno, quando viene messa nella scatola, chi te la porta (John). Vale la pena di ordinarla solo per questo, guys, ve lo assicuro!
La domenica, altra visita natural alla Torrey Pines State Reserve, poi, visita (poco) guidata a Qualcomm (diciamo che Ge ci ha abbandonato mezzora nel patio, mentre e’ andato in ufficio a fare non si sa bene cosa), visita da Bed, Bath and Beyond (un negozio fantastico, uno dei miei preferiti, che vende tutto per il bagno, la camera e la cucina…pensate ad una cosa che vi servirebbe tanto e non riuscite a trovare. Guardate nel sito, c’e’) e, ormai stremati dalla fatica, dal caldo, dalla fame, siamo andati al vivaio perche', visto che anche la sottoscritta quando rompe se la cava bene, volevo assolutamente comperare le piante per il backyard con la supervisione di Gilli e Piero. Ecco, come vedete dale foto, il vivaio e’ un parco divertimenti con percorso ad ostacoli, con tanto di entrata, chiosco per le informazioni, chiosco per registrare l’entrata, chiosco per registrare l’uscita. Alle informazioni ti consegnano la mappa dei mille ettari di terreno desertico e serre in cui ti addentrerai a tuo rischio e pericolo; al momento della registrazione ti consegnano l’elenco delle piante che puoi trovare (pensane una. C’e’, neanche a dirlo. E ce n’e’ di 4 misure, 5 galloni, 15 galloni, 30 galloni, 50 galloni. Galloni si intendono di terra, alla fine
del gioco l’abbiamo capito) con tanto di prezzo e collocazione. Come funziona? Entri in macchina, carichi tutto quello che vuoi comperare (ovviamente la nostra miserrima Jetta era, a dir poco, piccola, ma tant’e’. Ge non mi vuole comperare il Toyota Tacoma, su cui invece Piero concorda), passi al chiosco uscita, paghi ed esci. Vi dico solo che, ad un certo punto, mentre io, Piero e Ge gurdavamo le piante fuori dalla macchina, la Gilli, dopo il quarto Ferrero Rocher con cui cercava di riprendersi dalla fame, si e’ messa alla guida della Jetta e, come nella scena di Mission Impossible dove Tom guida la Ducati e sfida quell’altro, ci ha raggiunto sgommando sulla sabbia!
In compenso, adesso il mio backyard e’ pronto per l’estate, quindi ne e’ valsa la pena direi. E dopo tutte queste fatiche, un meritatissimo e speciale BBQ. Potete guardare gli uomini al lavoro. Ragazzi, un filet mignon, una ribeye e un pollo da sballo, ve li consiglio quando venite a trovarci!
In conclusione, al di la’
del fatto che ci mancano gia’, che ho buttato la verdura che la Gilli mi ha ‘nascosto’ nel cassetto del frigorifero per fare ordine, che non trovo piu’ un libro che sia uno nella mia libreria, questa settimana e’ stata speciale e li aspettiamo di nuovo al piu' presto!