martedì 18 dicembre 2007

e' dicembre!

Non posso dimenticare le mie origini, quindi ogni mattina, quando accendo il computer per salutare chi di voi e' collegato e per dare un'occhiatina alla posta, guardo anche qui: ragazzi, ci sono delle temperature davvero polari, non so come facciate a resistere, ad uscire ogni mattina per andare al lavoro imbaccuccati piu' che mai, a sbrinare il vetro della macchina, ad aspettare dieci minuti prima di infilarvici dentro perche' il freddo altrimenti e' insopportabile e pizzica le narici, ad avere sempre le mani ed i piedi freddi quando siete a casa!
Mi mancano tante cose dell'Italia, ma di certo non l'inverno, o meglio: anche qui e' inverno, perche' non tutti i giorni posso infilarmi le mie flip-flop e a volte devo mettere pure la giacca per uscire alla sera, ma le giornate in questo periodo dell'anno sono piu' o meno come sabato scorso. Cosi'...

Passeggiata in bici lungo la baia dietro casa e lungo l'oceano, con annessi campi da beach volley e basket e jeep del bagnino inconfondibile per il rosso del giubbotto salvataggio (prima o poi anche io mi faro' salvare...), cielo blu senza l'ombra di una nuvola, temperatura che si aggira sui 18 gradi...anche questa e' la California.
E' vero, come dice qualcuno, l'America non e' solo un sogno, ci sono tante cose che fanno incazzare, ma e' diverso incazzarsi sotto il sole, no?
Per chiudere, questo e' Ge che si infila nelle mie foto senza preavviso, scatta sulla mb per ricordarsi dei bei tempi in cui andava in bici con suo fratello e suo cugino!

PS sono pronta alla pioggia di insulti, ma dovrete pur lasciarmi sfogare nel nostro primo Natale cosi' lontani da tutte le delizie culinarie dei vari Zec, Gilli, nonna Laura, zia Mirella, zia Livia, no?

i lavori procedono...

un piccolo aggiornamento su come procedono i lavori a casa nostra...

il tavolo da pranzo, nonche' mia postazione personale, come si puo' notare dalla foto, con vista sulle camelie in fiore e angelo natalizio fornito dalla Ditta Gilly & Lucy (mandate pure a me la richiesta per il catalogo dei prodotti): l'ideale per procedere alla stesura dei racconti brevi!

la cucina, diventata territorio quasi esclusivamente mio...ragazzi, ieri sera ho preparato una pizza stupenda! Sulla finestra c'e' la pianta che ci ha accolto quando siamo arrivati: non e' tra le mie preferite, ma non ho avuto il cuore di eliminarla!

There are three spiders on my carpet!...chi ha studiato inglese con me, dovrebbe avere qualche vaga reminescenza di Blueprint...Comunque questi saranno i maggiordomi che vi accoglieranno!

living room: non so se si vede bene, ma abbiamo una televisione spaziale, faticosamente conquistata nel Black Friday, vi raccontero'. Per l'arredamento, ringraziamo calorosamente la Giaretta s.p.a..

la nostra camera:, avete tutti ragione, manca ancora qualcosa. Ad esempio, manca il bellissimo quadro che volevo comperare su E-bay e che mio marito non ha voluto, vero?

la camera degli ospiti...ehm, si', lo so, e' un casino, ma non preoccupatevi, quando ci comunicherete le date del vostro arrivo, sara' gia' perfetta!
il nostro albero di Natale e la ghirlanda: non potete capire ancora, ma noi siamo dei principianti.
Vi raccontero' poi, e spero anche di documentare con foto, di cosa siano capaci qui!

mercoledì 5 dicembre 2007

IETF: un'esperienza di vita

So che pochi capiranno, ovvero i pochi eletti che hanno potuto parteciparvi, ma gli altri possono sorvolare su questo post, non mi arrabbio.
Dunque, come sapete, sono qui a Vancouver perche' Ge deve partecipare a questo meeting, IETF per l'appunto.
Domenica ore 17 si partecipa tutti, mogli comprese, alla reception: super shuttle che ci porta dal nostro onnipresente Marriott (ovviamente noi abbiamo la stanza piu' bella in assoluto, piano 27 - che al mattino dopo colazione mi fa male l'ascensore - vetrata a 180 gradi con vista panoramica, cioccolatini sul comodino per la buona notte e giornale fresco di stampa ogni mattina...e te credo, visto che Ge conosce meglio le stanze del Marriott che casa sua mi sembra il minimo!) al pressoche' confinante Westin (tempo di percorrenza minuti 2, ma i preziosi cervelli non possono prendere troppo freddo, se no poi gli si congelano le idee).
Dunque, prima di tutto, ci si mette in fila per la registrazione, ovvero la consegna di questa mitica busta gialla piena di documenti (che Ge non ha voluto assolutamente farmi vedere, credo che contengano segreti irrivelabili) dalla quale ogni partecipante estrae subito il proprio badge con nome, cognome, compagnia per cui lavora che, come un trofeo faticosamente conquistato, si attacca immediatamente alla maglia, se possibile quella dell'IETF precedente non stirata (e forse anche non lavata...ora ho capito perche' Ge si arrabbia quando le sue perdono un po' di colore dopo qualche lavaggio, perche' poi tutti capiscono che lui non e' un vero IETFer nel cuore).
Solo a questo punto vieni introdotto nella grande sala della reception, dove un numero non specificato di esemplari, prevalentemente maschi, di IETFers si aggira impaziente, ognuno avvinghiato al proprio laptop: la temperatura dell'aria e' bollente perche' tutti quei neuroni messi insieme producono energia (a mio modesto avviso, si dovrebbe studiare qualche cosa per sfruttare questo calore prodotto dal movimento cerebrale). Non sono riuscita a capire per quale ragione siano impazienti, ma lo sono tutti, mio marito compreso, che mi ha abbandonato al mio destino appena varcata la soglia della grande sala.
Il tutto si svolge tra un involtino primavera ed una empanadas di carne, qualche soda, pochi alcoolici: si conoscono tutti, sono visibilmente fieri di far parte, anzi di ESSERE parte di cotanta scienza, non c'e' tempo per alcun convenevole, si parla subito di lavoro, e Ge incarna immediatamente il proprio ruolo di litigante.
E' stato come fare un giro allo zoo, ci sono tutti gli esemplari della specie: la coppia di IEFTers con piccoli IETFers che crescono, quello che ha "inventato" internet - ma c'e' qualcuno che lo ha "inventato" per davvero? -, quello che indossa la maglietta IETF numero 1 con i capelli lunghi e grigi stretti nella coda di cavallo, il tedesco che sa tutto lui, l'indiano in ciabatte (temperatura esterna attorno alla zero), quello che ha i baffi e le basette asimmetriche (il baffo destro verso l'altro, il sinistro verso il basso, la basetta destra lunga, la sinistra cortissima), l'onnipresente asiatico che puzza di aglio e poi e poi...e poi c'e' quella che ci ha provato spudoratamente con me e la moglie di George, dicendo che avevamo una faccia familiare ed un accento so good. Al di la' del fatto che, credetemi, avere la faccia familiare con una IETFer non e' per nulla un complimento, ma poi vi pare il caso???
Ragazzi, pensate tutti che li' dentro, in quella grande sala, ci sono quelli che ci fanno navigare ogni giorno sulla rete: se li vedete, capite perche' hanno inventato un altro mondo, perche' in questo proprio non ci possono stare, non sono esemplari compatibili con la vita terrestre!

Vancouver

Cosi' si e' presentata Vancouver quando siamo arrivati sabato...
...una meraviglia, se non fosse perche' la sottoscritta era senza scarpe waterproof ed ha usato per un intero pomeriggio le scarpe da tennis mentre George, il collega Greco di Ge, ci ha portato a fare una bella passeggiata. Uno spettacolo: due ore sotto la neve incessante, ma non solo. Decidiamo anche di attraversare un ponte, cosi' le macchine che passano vicino ci lavano completamente anche i jeans, belli inzuppati di quella poltiglia schifosa che si forma sulle strade quando nevica.
Ma non preoccupatevi per me, sapete che affronto ogni disastro senza problema e provvedo subito ad ogni evenienza...
ed infatti ecco i miei nuovi boots!
Tra l'altro ragazzi, pensate pure, come starete sicuramente facendo, che sia una spesa inutile per la California, ma non lo e' affatto! Perche' tutte le studentesse di UCSD sono solite indossare questi fantastici (e bollenti!) boots, ad esempio con i pantaloni della tuta infilati dentro. Sembra che si siano messe addosso la prima cosa che hanno trovato scendendo dal letto, ma invece no! E' solo di moda. Ed io ho pensato che sia meglio avvisarvi subito, se per caso un domani vi dovesse capitare di vedermi conciata cosi', non sono pazza, e' solo cool...