giovedì 28 agosto 2008

PR (Parentesi Rosa): il test di gravidanza

Vi avevo promesso una parentesi rosa sulla gravidanza. Questa e' la prima, ad uso e consumo delle donne, ma anche di quegli uomini che ci sono gia' passati o che vorranno passarci, assumendosene ogni responsabilita'. Cominciamo dall'inizio.
In quei pochi giorni, che pero’ sembrano infiniti, che vanno dal momento del probabile concepimento al momento del possibile ciclo mensile, si provano delle sensazioni strane e complicate (non che le donne siano mai NON complicate). L'umore muta velocemente, parliamo di secondi, un attimo prima si cerca di ignorare i sintomi evidenti che qualcosa sta cambiando nel corpo - non preoccupatevi, niente di che, solo una valanga di ormoni che mette in moto e che vi accompagna per i successivi 9 mesi – un attimo dopo si consulta freneticamente e in modo ossessivo il web alla ricerca del sito perfetto che ti dica quali sono effettivamente i VERI sintomi della gravidanza, quelli che se ce li hai sei incinta 100%. Non esiste. So che al momento giusto lo cercherete invano anche voi, testarde come me. Ma non esiste, perche’ ognuna ha i suoi ormoni, ergo, ognuna ha le sue paturnie, i suoi personalissimi sintomi, le sue sensazioni. Ad un certo punto, quindi, diventa inevitabile affidarsi alla scienza. Si varca la soglia di un qualsiasi negozio che lo venda (io il mio preferito, CVS Pharmacy. By the way, vi consiglio di farci un giro se siete negli States che imparate un sacco di cose), per comperare il test di gravidanza, ma quello perfetto. Quale sia, non si sa.

C'e' quello che ti da' la risposta con certezza cinque giorni, dico C-I-N-Q-U-E-G-I-O-R-N-I prima della data prevista per il ciclo, c'e' quello digitale che ti scrive pregnant o non pregnant, c'e' il modello antico con le strisce che si colorano di rosso o di blu, c'e' quello organic che utilizza solo materiali riciclati, quello con l'inno americano se sei pregnant e con l'inno cinese se non lo sei, quello che ti parla e che ti consola se sei pregnant ma non volevi esserlo perche' stato uno sbaglio (si, pero' mentre si scopava non sembrava in effetti proprio cosi' sbagliato in senso stretto).

Ho scoperto che gli uomini preferiscono, per sconosciute ragioni (poi siamo noi le complicate), ritardare il momento della scoperta della verita'. Aspettiamo che almeno che ci siano due/tre giorni di ritardo rispetto alla data prevista per il ciclo, dicono. Che cooooosa? Due/tre giorni???? Ma se il progresso ci regala il test che ci dice con assoluta certezza al 79% che sei pregnant cinque giorni prima della data del ciclo? Per quale misterioso ed inspiegabile motivo dobbiamo aspettare noi? Cioe', mi domando, se si parla di Wii e Ipod Touch orgasmico dobbiamo avere in casa l'ultimissimo modello che se no l'uomo si sente sempre un passo indietro rispetto al collega, pero' per il test di gravidanza no, la tecnologia ci fa schifo e dobbiamo aspettare che arrivi la data del secondo ciclo mancato per fare la prova del nove. Poi scrivono fior fiori di psicologi e sociologhi che uomini e donne a volte non si capiscono. Confermo, a volte gli abissi della mente umana lasciano dei buchi neri invalicabili, non c'e' dubbio, ed e' inutile ostinarsi per renderli valicabili.

Per chiudere: quando avrete scelto il test che piu' vi ispira - andateci da sole a prenderlo, cosi' avrete piena liberta' di scelta - e ci sara' poi scritto che in effetti un fagottino di pochi centrimeri sta crescendo nella vostra pancia, comincia la poesia. E l'avventura, direi ;-)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se il post è dedicato alle donne, mi sono permesso di leggerlo... e devo dire che vi riconosco un casino (Tu e Ger) in quello che hai scritto! Grande Martin!

Anonimo ha detto...

Io nn ho parole, Marti sei un mito!!!! Dovresti veramente scrivere un libro!!! Sei troppo brava a scrivere! Baci